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Incontro in Regione per impedire la chiusura del GdP di Marano

Incontro in Regione

Dopo un lavoro iniziato dal Presidente Mallardo e dal COA, già nella precedente consiliatura, sui necessari interventi sul territorio per impedire la chiusura d’importanti presidi ed uffici giudiziari e dopo la lettera inviata al Presidente De Luca, si è giunti all’incontro di oggi (27 maggio ndr) in Regione.

Incontro in Regione Campania avvenuto tra il Presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca, il Sindaco di Marano Rodolfo Visconti, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord Gianfranco Mallardo, la consigliera del Coa Napoli Nord Linda Maisto, l’assessore del Comune di Marano Paolo D’Alterio per scongiurare la minaccia di chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace di Marano.

Il Presidente De Luca ha assicurato un intervento tempestivo per mantenere aperto l’ufficio di Marano, seppur rilevando che la giustizia è di competenza ministeriale.

Il Governatore De Luca sarà promotore e garante di un’attività di mediazione tra i Comuni interessati, l’ordine degli Avvocati di Napoli Nord, la Presidenza del Tribunale, tutti chiamati a partecipare e contribuire al mantenimento dell’ufficio.

Nelle more, ha ribadito l’intervento della Regione per non far perdere il presidio di legalità sul territorio.

A tale fine, verrà convocato un tavolo fra le amministrazioni entro la prossima settimana e verranno attivati tutti i canali per rendere ministeriale l’ufficio del Giudice di Pace di Marano

Giudice di Pace di Marano: domani l’incontro in Regione tra Mallardo e De Luca

di Giovanni Copertino

Giudice di Pace di Marano, chiusura si, chiusura no. La data è fissata al 27 maggio 2019 ed è quella dell’incontro tra i due presidenti, da una parte quello della Regione Campania, Vincenzo De Luca, mentre dall’altra quello dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, l’Avv. Gianfranco Mallardo, accompagnato dal Consigliere l’Avv. Clorinda Maisto.

La chiusura dell’Ufficio giudiziario di Marano determinerebbe “effetti devastanti per l’intero territorio a cavallo della provincia di Napoli e Caserta” – queste le parole del Presidente Mallardo – che, nell’incontro di domani, chiederà al Presidente De Luca con fermezza e a tutela dell’avvocatura di Napoli Nord un “intervento per mantenere il presidio di legalità sul territorio”

Tutto nasce dalla mancanza di fondi necessari per sostenere e mantenere in piedi un così importante Ufficio Giudiziario come quello del Giudice di Pace di Marano. La chiusura di questo ufficio, che serve quasi 200.000 cittadini, inciderebbe notevolmente sul carico giudiziario, già di per se solo importante ed imponente, del Giudice di Pace di Napoli Nord (prime udienze fissate a distanza di due anni). La chiusura del ufficio maranese porterebbe lo spostamento e la gestione di circa 28.000 udienze (solo quelle civili) da parte dell’ufficio aversano.

Questo il testo della lettera inviata dal Presidente Avv. Gianfranco Mallardo che, accompagnata dai numerosi incontri avvenuti alla presenza e con il tramite del Consigliere Avv. Clorinda Maisto, hanno determinato l’incontro che si terrà domani (27 maggio ndr) negli uffici del Consiglio Regionale, per impedire la chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Marano, chiusura che porterebbe inevitabilmente ad un collasso, o quanto meno ad un blocco della giustizia campana dell’area interessata da questo ufficio.

Questo il testo della lettera:

Richiesta di intervento per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Marano

Egregio Sig. Presidente, nell’ambito delle competenze della Regione per garantire la tutela della legalità sul territorio e considerata la Sua nota attenzione per rendere sempre più efficienti gli uffici pubblici che erogano servizi essenziali, Le scrivo per segnalare la concreta possibilità della definitiva chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Marano, con un grave pregiudizio all’esercizio della giurisdizione sul territorio.

Va ricordato che, con la riforma del 2012, furono soppresse tutte le sedi del GdP ad eccezione di quelle nei comuni sedi del Tribunale. La citata norma permetteva la permanenza dei preesistenti uffici del GdP qualora le spese di mantenimento delle strutture e del personale di cancelleria fossero assunte a carico dei comuni del territorio interessato.

Fu, quindi, stipulata una convenzione tra i Comuni di Marano, Mugnano, Melito, Calvizzano, Qualiano e Villaricca per ripartire le spese di mantenimento dell’Ufficio del Gdp. Il Comune di Giugliano, al tempo commissariato, non aderì alla convenzione e quindi non partecipò al riparto delle spese di funzionamento dell’ufficio, nonostante fosse il Comune con maggiore estensione territoriale e per numero di abitanti.

Superata la fase del commissariamento del Comune di Giugliano, su impulso degli avvocati del territorio, l’amministrazione Comunale adottò una delibera con cui si rendeva disponibile a partecipare, a condizioni da stabilire, alle spese di funzionamento dell’ufficio del Gdp di Marano. Di fatto ciò non è mai avvenuto, se non distaccando due dipendenti provenienti dalla Regione Campania.

Le difficoltà di bilancio e lo stato di dissesto di alcuni di essi, hanno indotto i comuni che sostengono le spese per l’Ufficio del Giudice di Pace di Marano a determinarsi a rescindere la convenzione, portando alla inevitabile chiusura dell’ufficio. Ne consegue che l’enorme carico di fascicoli pendenti (oltre 28.000 fascicoli civili e 250 penali, pari al carico di un tribunale di medie dimensioni del nord Italia), dovrà essere trattato presso l’Ufficio del GdP ministeriale di Napoli Nord in Aversa.

Quest’ultima, però è una struttura già insufficiente per il carico di lavoro pendente, a causa dello scarso personale impiegato e per gli spazi ridotti. Lo dimostra il fatto che le cause civili vengono fissate per la prima udienza dopo circa due anni dall’iscrizione a ruolo.

Tale situazione è destinata a peggiorare sensibilmente con la sopravvenienza del carico di pendenze dell’Ufficio di Marano. Si preannuncia, quindi, la paralisi della giustizia di prossimità non soltanto nel territorio a nord di Napoli, ma anche per tutta la zona aversana.

Le chiedo, quindi, considerati gli effetti devastanti per l’intero territorio a cavallo della provincia di Napoli e Caserta, un Suo intervento per mantenere il presidio di legalità sul territorio.

Rimango a disposizione per partecipare ad un eventuale tavolo tecnico che vorrà eventualmente convocare e che veda partecipi sia le Amministrazioni comunali interessate, sia i soggetti attivi nella giurisdizione.

Con viva cordialità.

Aversa, 23 maggio 2019

Il Presidente Avv. Gianfranco Mallardo