Il Consiglio chiede la sospensione delle riforme (Video)

Nella cornice della emozionante giornata prevista per la consegna delle Toghe d’onore e delle Medaglie d’oro presso la Pinacoteca del Seminario Vescovile di Aversa il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord si è riunito in seduta straordinaria al fine di chiedere la sospensione dell’entrata in vigore delle riforme sia del processo civile sia dell’entrata in vigore della riforma della prescrizione penale, senza che avvenga contemporaneamente lo stanziamento di adeguate risorse, economiche e di personale, per il miglior funzionamento degli uffici giudiziari e di avviare un franco confronto con i rappresentanti dell’avvocatura. Altresì il Consiglio chiede agli Organismi nazionali rappresentativi dell’avvocatura, agli avvocati parlamentari e a tutte le forze politiche di vigilare affinché il confronto possa avvenire al più presto e scongiurare con ogni mezzo l’entrata in vigore della riforma preannunciata, che getterebbe il cittadino in un baratro stante la mancata adozione di strumenti efficaci a garantire i giusti tempi del processo.

Questo il contenuto della delibera che alleghiamo integralmente

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, riunitosi nella seduta straordinaria del 14.12.2019,

considerato:

  • che è in corso un progetto di riforma della Giustizia civile e penale in cui il Governo ha eluso ogni confronto con la rappresentanza politica dell’avvocatura, disattendendo ogni richiesta di soluzione della cronica carenza di strutture, mezzi e personale degli uffici giudiziari italiani. Tra questi, purtroppo, il Tribunale di Napoli Nord che risente di una errata programmazione sia nel dimensionamento della pianta organica dei dipendenti, sia della struttura ove è allocato, facendo diventare vacuo ogni proclama del Governo che dichiarava di voler risolvere le problematiche criminali, sociale ed ambientali di questo territorio;
  • che la proposta di riforma del processo civile, caratterizzata da innumerevoli preclusioni, comporterebbe un aumento infinito dei tempi di definizione del giudizio rendendolo solamente rigido ed ingessato;
  • che la riforma della prescrizione dei reati senza alcun intervento serio sulle strutture giudiziarie e sul sistema procedurale, tali da garantire la riduzione dei tempi del processo, mette solo in pericolo la libertà dei cittadini con vulnus dei diritti costituzionalmente garantiti;
  • che le proteste dell’avvocatura sono ignorate e addirittura contrastate dal Ministro di Giustizia con esternazioni pubbliche che banalizzano questioni complesse e provocano disinformazione ed errati convincimenti dei cittadini sulla legislazione attualmente vigente. Tutto ciò con l’evidente scopo di carpire in modo subdolo i consensi dell’elettorato e senza dare alcuna seria risposta alle grida d’allarme degli avvocati;

chiede:

  • al Presidente del Consiglio dei Ministri la sospensione di ogni progetto legislativo di riforma del processo civile e dell’entrata in vigore della riforma della prescrizione penale, senza lo stanziamento di adeguate risorse per il miglior funzionamento degli uffici giudiziari e di avviare un franco confronto con i rappresentanti dell’avvocatura;
  • agli Organismi nazionali rappresentativi dell’avvocatura, agli avvocati parlamentari e a tutte le forze politiche di vigilare affinché il confronto possa avvenire al più presto e scongiurare con ogni mezzo l’entrata in vigore della riforma preannunciata, che getterebbe il cittadino in un baratro stante la mancata adozione di strumenti efficaci a garantire i giusti tempi del processo.

VEDI L’INTERVISTA AL PRESIDENTE